Le erbe aromatiche nella preparazione del pesce

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Il Salento è terra di contadini, ma anche di pescatori; un luogo in cui le due realtà convivono e si esaltano a vicenda, facendo reciprocamente tesoro delle rispettive esperienze.
La cucina è il luogo in cui si esprime al meglio l’alchimia tra questi due mondi.
Altrove si prepara il pesce aggiungendo solitamente aglio e prezzemolo, ma il Salento da questo punto di vista sa come offrire qualcosa di più e di meglio.


Ad esempio, per valorizzare una grigliata di saraghi (pesce fra i più comuni nel Mare Adriatico) si può creare un preparato di pangrattato, aglio, prezzemolo, timo e maggiorana con cui coprire il pesce prima di infornarlo. In questo modo si avrà un mix di profumi che va ben al di là dell’ordinario. Tali erbe sono facili da reperire e donano al piatto un gusto unico. Provare per credere.

Un’altra tradizione contadina è quella di aromatizzare l’olio con le erbe: tale pratica era affidata alle donne che in casa si dedicavano alla preparazione di conserve e condimenti, fra cui appunto gli oli aromatizzati.
Anche questa tradizione contadina ha incontrato la cucina mediterranea, intervenendo nella preparazione del pesce in vari modi. Ad esempio, un leggero pesce all’acquapazza può essere condito con un filo d’ olio aromatizzato al rosmarino o al timo, versato a crudo sul piatto. Ma le alternative di certo non mancano: si può pensare, infatti, di usare gli eccellenti oli aromatizzati salentini anche su grigliate e arrosti.